L'air Polishing è uno strumento capace di proiettare un getto di aria, acqua e polvere miscelate, che viene sapientemente indirizzato dall'operatore sulle superfici dentali. Le polveri, (eritritolo, glicina o bicarbonato a basso indice di abrasività) vengono selezionate dall’operatore sulla base delle caratteristiche della zona da trattare e della quantità e consistenza delle macchie presenti. A seconda della polvere utilizzata, l'air polishing è indicato, per la sua azione disinfettante e detossificante, anche per l'utilizzo sottogengivale e periimplantare. A questo punto, se necessario, si procede all’applicazione di fluoro o di altri prodotti che combattono l’ipersensibilità dentale. E’ altresì possibile che l’igienista possa consigliare dei controlli ravvicinati per controllare la quantità di formazione di placca e la corretta metodologia dell’igiene domiciliare eseguita dal paziente. È opinione abbastanza diffusa che la “pulizia dei denti” (o detartrasi) possa arrecare danni alle strutture dentali. Questo può accadere se non si usano strumenti adeguati o se l’operatore non è sufficientemente competente. Un’ igienista preparata sa che la strumentazione deve essere selettiva, mirata e sapientemente utilizzata.
Qui puoi vedere la campagna dell'AIDI contro l'abusivismo.
La procedura di ablazione del tartaro a natura preventiva ed è indicata nelle Linee Guida 2009 del Ministero della Salute.