Con il termine ablazione del tartaro comunemente detta igiene orale o pulizia dei denti, s'intende l'eliminazione del tartaro e della placca batterica dalle superfici del dente sopragengivali e sottogengengivali al fine di rendere le superfici dentali perfettamente pulite e lisce eliminando così i batteri causa di infezioni a vario titolo del cavo orale. La placca batterica, se non adeguatamente rimossa, con il tempo diviene tartaro il quale, oltre a non essere più asportabile con lo spazzolino da parte del paziente, causa gravi danni ai tessuti di sostegno del dente (gengiva, osso, legamento parodontale). L'ablazione del tartaro può essere eseguita meccanicamente o manualmente ed è indicata negli adulti come nei bambini, anche in presenza di dentatura decidua (da latte). È consigliata periodicamente già nella bocca “sana”, a scopo preventivo e, maggiormente, in soggetti portatori di manufatti protesici fissi o removibili, apparecchi ortodontici, impianti in titanio; ancor più importante è la sua indicazione nelle donne in gravidanza ed in pazienti affetti da particolari patologie e/o disabilità.
Il trattamento richiede mediamente il tempo di 30/60 minuti. Possono tuttavia rendersi necessarie, in casi particolari, più sedute operative. Ciò dipende dall'estensione, dalla consistenza e dalla tenacia di adesione del tartaro alle superfici dentali ma anche dal grado di tollerabilità soggettiva e di collaborazione del paziente. Nel corso di una seduta di igiene orale professionale, l'Igienista dentale studia per prima cosa le necessità del paziente: esamina lo stato delle mucose orali, valuta il livello di igiene, verifica l’eventuale presenza di lesioni cariose o di elementi da sigillare preventivamente. Controlla inoltre lo stato di salute parodontale, motivando adeguatamente il paziente e istruendolo ad adottare tecniche di igiene orale domiciliari specifiche ed adeguate per il raggiungimento di una salute orale ottimale. La procedura richiede, a giudizio del professionista, l'impiego spesso combinato di strumenti sia meccanici ad ultrasuoni (ablatori) sia manuali (curettes/scalers): i primi producono vibrazioni coadiuvate da un getto d'acqua di raffreddamento e irrigazione dei tessuti. I secondi vengono manovrati dall'operatore che indirizza la superficie lavorante dello strumento sulla superficie dei denti creando attrito. Qui da Studio Rident, i due tipi di strumentazione sono abbinati per sfruttare al meglio i vantaggi di entrambi. Segue la lucidatura che oltre a lasciare le superfici lisce, elimina le macchie esterne presenti sui denti dovute, ad esempio, alla colorazione lasciata da alcuni alimenti o da the, caffè, nicotina e altre sostanze coloranti, mediante l’utilizzo di paste per profilassi o dell'air polishing.
Una bocca sana riflette anche un corpo sano. Una insufficiente igiene orale è collegabile con condizioni di salute carenti in altre parti del corpo. L’alito cattivo può influenzare la vostra fiducia e, in alcuni casi, danneggiare la vostra vita sociale e professionale. Da Studio Rident conosciamo approfonditamente questo problema e garantiamo che può essere sensibilmente ridotto con regolari visite dall'igienista dentale che attraverso l’utilizzo di metodiche personalizzate vi dimostrerà come i batteri presenti nella vostra bocca siano responsabili dell’alito cattivo e vi aiuterà a risolvere l'antipatico disagio.
L'air Polishing è uno strumento capace di proiettare un getto di aria, acqua e polvere miscelate, che viene sapientemente indirizzato dall'operatore sulle superfici dentali. Le polveri, (eritritolo, glicina o bicarbonato a basso indice di abrasività) vengono selezionate dall’operatore sulla base delle caratteristiche della zona da trattare e della quantità e consistenza delle macchie presenti. A seconda della polvere utilizzata, l'air polishing è indicato, per la sua azione disinfettante e detossificante, anche per l'utilizzo sottogengivale e periimplantare. A questo punto, se necessario, si procede all’applicazione di fluoro o di altri prodotti che combattono l’ipersensibilità dentale. E’ altresì possibile che l’igienista possa consigliare dei controlli ravvicinati per controllare la quantità di formazione di placca e la corretta metodologia dell’igiene domiciliare eseguita dal paziente. È opinione abbastanza diffusa che la “pulizia dei denti” (o detartrasi) possa arrecare danni alle strutture dentali. Questo può accadere se non si usano strumenti adeguati o se l’operatore non è sufficientemente competente. Un’ igienista preparata sa che la strumentazione deve essere selettiva, mirata e sapientemente utilizzata.
Qui puoi vedere la campagna dell'AIDI contro l'abusivismo.
La procedura di ablazione del tartaro a natura preventiva ed è indicata nelle Linee Guida 2009 del Ministero della Salute.